Una vacanza all'Isola di Salina e al resort Capofaro & Malvasia|Latitudes

2022-08-12 21:04:45 By : Mr. Jack Wilgex

E’ l’isola più verde dell’arcipelago delle Eolie: sette sorelle incastonate nel mare a nord della Sicilia, tutte diverse e ciascuna unica. Un luogo magico, a tratti poetico, come il resort Capofaro Locanda & Malvasia dove, tra vigneti e cespugli di capperi, la natura modella il territorio e ne esalta la bellezza.

Testo di Elisabetta Canoro foto di Mauro Parmesani

Un’isola magica circondata dalle cristalline acque del mar Tirreno. Un luogo dove la natura, unica e grande protagonista, ha modellato il territorio in modo così perfetto che ha creato un ambiente suggestivo e onirico, capace di scaldare anche i cuori più freddi.

Salina, la seconda più grande isola dell’arcipelago delle Eolie, ha un particolare fascino poetico e romantico che ammalia chiunque vi approdi. E non potrebbe essere altrimenti.

Le numerose sorgenti di acqua dolce hanno giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo di questo angolo meraviglioso di Sicilia. È proprio grazie alla presenza di acqua che Salina è la più verde di tutto l’arcipelago. L’isola è nota anche per la Riserva Naturale che occupa oltre la metà del territorio.

Un’area protetta facilmente raggiungibile seguendo itinerari naturalistici adatti a chi desidera immergersi completamente nelle meraviglie naturalistiche dell’isola.

A differenza di quanto accade nel resto delle Eolie, a Salina i fenomeni vulcanici sono molto ridotti. Per questo motivo la conformazione del territorio è differente da quello delle altre isole. Qui domina la coltivazione del cappero e del dolcissimo vino Malvasia, tesori apprezzati anche al di fuori dei confini dell’isola.

Il verde presente sulla terraferma si fonde alla perfezione con l’azzurro del mare. L’infinita distesa di acqua è un altro tesoro che rende l’isola davvero speciale. Nelle classifiche di Legambiente e Touring club Salina si posiziona quasi sempre tra le prime posizioni tra le località balneari d’Italia. Il segreto sono le sue spiagge che, seppur poco numerose, sono di una bellezza straordinaria.

Forse non tutti ne sono a conoscenza ma l’isola riesce ad attirare tantissimi turisti anche grazie al  suo vasto patrimonio culturale ed archeologico. Di grande importanza è il sito archeologico di Portella, un villaggio risalente all’età del Bronzo che ancora si trova in un eccellente stato conservazione.

Quest’area, situata su una ripida cresta vulcanica percorribile a piedi attraverso una scalinata, è costituita da capanne a pianta ovale o circolare di circa 3-4 metri di diametro scavate nella roccia vulcanica.

Dai resti di un lontano passato ai fasti dei giorni d’oggi. In località Pollara, Massimo Troisi ha girato alcune scene del suo ultimo film “Il Postino”. E proprio in onore del compianto regista che a Salina dal 2011 si celebra il Mare Festival, l’attesissimo evento nel corso del quale viene assegnato il “Premio Troisi”.

Amministrativamente autonoma dal resto dell’arcipelago, Salina è suddivisa in tre comuni: Santa Marina, Malfa e Leni. Piccoli centri abitati ben collegati tra loro grazie all’eccellente sistema di strade che si inerpicano lungo le pendici dei monti.

Santa Marina, meta molto apprezzata dai turisti, vanta un caratteristico centro storico ricco di negozietti e spiagge, decisamente frequentate durante l’estate. La presenza di molte persone non priverà i visitatori del piacere di stendersi sotto i caldi raggi del sole per poi far un tuffo nelle acque cristalline.

Il lungomare, accompagnato da una lunghissima spiaggia che costeggia tutto il paese, è il luogo migliore dove passeggiare, soprattutto sul far della sera, quando l’orizzonte si dipinge di mille sfumature.

Chi vuole può raggiungere la vicina frazione di Lingua: qui è situato il lago di acqua salmastra dal quale, in tempi passati, si ricavava il sale e da cui l’isola prende il nome. 

L’altro importante centro abitato di Salina è Malfa. Adagiato su un terrazzo collinare a 90 metri sul livello del mare, è il cuore agricolo dell’intero arcipelago. Malfa vanta alcuni gioielli naturali di immenso fascino: la spiaggia di Punta Scario e la baia di Pollara.

Leni è, invece, un piccolo paesino situato a circa 200 metri di altitudine immerso nel verde dei vigneti di Malvasia, anche nella frazione di Valdichiesa che si trova proprio tra le due montagne dell’isola.

Quest’ultima località è famosa perché ospita il Santuario della Madonna del Terzito, diventato meta di pellegrinaggi per gli abitanti del posto soprattutto in occasione della ricorrenza del 23 luglio.

Altra località completamente immersa tra i vitigni di Malvasia è la tenuta di Capofaro, situata tra Malfa e Santa Marina. Un gioiello caratterizzato da un’alta scogliera a strapiombo sul mare e sormontato da uno scenografico faro.

Guardiano silenzioso della falesia, incorniciato dalle linee inconfondibili dei “vulcani gemelli”, il Faro è il primo segnale notturno per le navi provenienti dal Tirreno. Il Faro è anche il simbolo di Capofaro Locanda & Malvasia, resort inserito nel circuito dei Relais & Châteaux, dove la natura è sovrana, in tutti i suoi elementi e la famiglia Tasca d’Almeritane ne è da sempre attenta custode.

Capofaro è luce, ma anche terra rossa, mare e cielo, un luogo dal fascino eterno, come pochi nel Mediterraneo, disegnato dai filari delle viti di Malvasia digradanti verso il mare e l’orizzonte cobalto, caratterizzato dalle sagome di Stromboli e Panarea.

È un luogo dell’anima e una wine destination unica, al centro del Mare Nostrum. Forse, la più spettacolare di tutte.

È stato amore a prima vista per Antonella Puglisi, nuovo general manager, approdata a Capofaro dopo un’esperienza nella gestione dell’ospitalità di lusso in tutti gli angoli del Pianeta, dall’Asia Pacifica al Nord America.

Qui le vigne crescono a picco sul mare cristallino, gli orti e i prati sono sparsi in angoli ombreggiati, le piccole dimore bianche si fondono col paesaggio eoliano.

Al loro interno sono state ricavate 27 suites e camere, sei direttamente nel corpo dell’antico faro e nei suggestivi spazi in origine alloggio del guardiano: queste stanze hanno tutte un giardino privato, ingresso indipendente e si ispirano nel décor alle atmosfere isolane, tra colori naturali e materiali organici.

La suite “Il Faro”, incastonata al centro del complesso, incanta i sensi con una vista insuperabile sul mare e sul giardino.

In tutta la proprietà si coltiva la sostenibilità: tra le cinque tenute vitivinicole di Tasca d’Almerita, Capofaro è un riferimento internazionale per la vinicoltura di terroir, insignito nel 2019 dalla prestigiosa rivista Wine Enthusiast del riconoscimento Cantina Europea dell’Anno 2019.

Inserito anch’esso nel progetto SOStain, l’alleanza per la viticoltura sostenibile di cui Tasca d’Almerita è membro fondatore, secondo cui la produzione vinicola e l’ospitalità sono protagoniste di un approccio green a tutto tondo.

Una pratica virtuosa che comincia in cucina, alla corte di Gabriele Camiolo, giovane chef formatosi nella Tenuta con lo chef Ludovico De Vivo, che oggi attinge dall’orto e dal mare per portare in tavola sapori sinceri e decisi, piatti semplici e stagionali a base di ingredienti di produttori locali.

Portando così avanti l’eredità gastronomica della famiglia Tasca d’Almerita, rileggendo con freschezza la tradizione dei “monsù”, i cuochi delle case aristocratiche siciliane e napoletane.

L’idea è di dare vita ad un sistema agroalimentare sostenibile e autosufficiente, ecco perché gli orti della tenuta forniscono da soli il 70% dei vegetali usati dallo che.

E ancora, per il pane si usa il grano antico, mentre la pasta proviene da Regaleali, tenuta agricola madre e laboratorio di sostenibilità.

Un mondo da scoprire grazie a diverse esperienze culinarie che si possono prenotare durante il soggiorno: dai corsi di cucina naturale alle visite guidate da produttori e pescatori locali. Il gusto del territorio si assapora a partire dalla colazione: si sceglie tra Signature o Wellness, con il meglio dei prodotti tipici di qualità, a base a seconda di ricotta fresca, yogurt, bombe, graffe e sfinci i dolci tradizionali.

Altra specialità del territorio, i capperi, si acquistano invece non lontano nell’azienda Sapori Eoliani, Azienda Agricola di Roberto Rossello, gestito dalla dinamica e accogliente mamma del fondatore, una storia di lavoro, di passione di tradizione.

Restando in hotel, un’esperienza immersiva nella vinicoltura è la Wine Experience in compagnia dell’agronomo: un percorso che comprende degustazioni sofisticate e interattive, abbinamenti sapienti dello chef e una cantinetta privata e personalizzabile con i consigli del sommelier.

Imperdibile un aperitivo nella Vigna Anfiteatro, una conca verdeggiante coltivata a vite, dove seduti sul nuovo ‘palco’ all’aperto del Capofaro Wine Bar, ci si lascia consigliare da Giulio Bruni, giovane sommelier, per ordinare una delle cinquanta etichette al calice di grandi vini regionali e italiani.

Il benessere passa anche attraverso i corsi di Yoga e Pilates da fare seguiti da istruttori specializzati, magari dopo una nuotata nella grande piscina, perfetti per fare il pieno di energia, ricaricare mente e corpo a stretto contatto con la natura dell’isola.

Novità della stagione 2021, il programma Luna Yoga, studiato in base alle fasi lunari, con sessioni che assecondano ogni fase, per ottenere il massimo beneficio, in modo naturale.

Informazioni: sul sito della Pro Loco delle Isole Eolie e Lipari

Come arrivare: I traghetti per le isole Eolie partono tutto l’anno da Milazzo e Messina con collegamenti diretti giornalieri in aliscafo della compagnia Liberty Lines. I traghettida Palermo, Napoli, Salerno e Reggio Calabria partono solo nella stagione estiva, operati da Siremar, che permette di imbarcare il proprio mezzo sia da Napoli che da Milazzo.

Quando andare – Clima: Salina e le Eolie sanno regalare emozioni tutto l’anno ma il periodo migliore per gli amanti della natura è la tarda primavere e l’inizio dell’estate, con sue le giornate più lunghe e lo scarso afflusso di visitatori. Superato agosto, il mese più affollato, Salina torna alla sua normalità dalla metà di settembre, con giornate piacevoli anche a inizio autunno.

Shopping: chi visita Salina non potrà fare a meno di tornare a casa con una confezione dei famosi capperi dell’isola o con una bottiglia di Malvasia.

https://www.salinando.it/it/

https://www.eolie.me.it/index.php

Testo di Elisabetta Canoro foto di Mauro Parmesani|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com

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