√ Avril Lavigne vent’anni dopo l’album di debutto - Rockol

2022-07-15 18:50:51 By : Mr. Mark Zhang

Avril Lavigne non era ancora maggiorenne quando sfrecciava sullo skateboard con la sua cravatta ciondolante, mentre il suo singolo di debutto, “Complicated”, nella primavera del 2002 le faceva raggiungere il successo.

Sulla scia di quella grande attenzione di pubblico e critica, nel giugno dello stesso anno arrivò “Let go” l’album di debutto dell’allora diciassettenne cantante canadese, in cui era impossibile non imbattersi negli anni Zero guardando MTV, che con il suo stile e atteggiamento ribelle voleva proporre un’alternativa alle popstar del periodo come Britney Spears. Vent’anni dopo essersi guadagnata il titolo di principessa del pop-punk, grazie alla frenesia di brani come “Sk8er boi” o all’irriverenza di “Girlfriend”, e aver riscoperto nel frattempo anche una nuova femminilità, Avril è tornata al suo passato e alle sue origini.

Nonostante la sua immagine sembri rimasta intatta con il passare del tempo, con il suo ultimo album "Love sux” la 37enne cantautrice ha messo in musica anche il suo cambiamento e il suo tentativo di adattarsi alle nuove tendenze, soprattutto ora che viene eletta come modello di quelle giovani artiste, tra cui Olivia Rodrigo, che hanno contribuito al ritorno del pop punk e al suo stesso rilancio.

Per celebrare l’anniversario dell’uscita di “Let go”, oltre a pubblicare una ristampa del disco, Avril Lavigne è finita a confrontarsi direttamente con la cantautrice che era al suo esordio, e ha ripercorso la stessa strada di vent’anni fa. La cantautrice è quindi tornata su Canal Street a New York e ha ricreato la copertina del suo album di debutto nello stesso punto in cui ne venne scattata la fotografia. La voce di “My happy ending” - ora impegnata in tour oltreoceano e di nuovo in concerto in Italia il prossimo anno, il 23 aprile 2023 a Padova e per il 24 aprile 2023 a Milano - ha poi pubblicato una clip su TikTok, con in sottofondo la canzone dei Simple Plan "I'm just a kid”, popolare tra gli utenti della piattaforma che ha in qualche modo contribuito anche al .rilancio della band di Pierre Bouvier e di tutto il genere tra la Generazione Z, per mostrare il risultato della sua operazione nostalgia "20 years later…" (“vent'anni dopo”).

Dietro quella lunga chioma di capelli biondi, quell’eyeliner nero marcato sugli occhi, le borchie e quell’attitudine da dura, che nei primi Anni Duemila conquistarono gli adolescenti, c’era una ragazza cresciuta a Napanee, in una piccola città canadese dell’Ontario, che mosse i suoi primi passi nella musica da piccola e iniziò davvero a lavorare per realizzare il suo sogno dopo essere stata notata e messa sotto contratto dall’Arista Records. I testi delle prime canzoni di Avril raccontavano la sua adolescenza, le sue insicurezze e le sue paure, insieme alle sue speranze e alla sua ambizione.

I brani confluiti in “Let go”, da “Complicated” alla ballad “I’m with” fino all’introspezione di “Mobile”, portarono quindi la giovane Lavigne a farsi portavoce della sua generazione. Nonostante alcune critiche negative sulla scrittura, e oltre a portare la cantautrice in tour in giro per il mondo, “Let go” ha regalato a Avril Lavigne un grande successo in termine di vendite e di pubblico.

L’album di debutto della “sk8er girl”, presentato dal vivo con la tournée “Try to shut me up tour” che nel 2003 fece tappa anche in Italia per una data all’Alcatraz di Milano, al tempo della sua uscita debuttò alla posizione numero otto della Billboard 200, prima di raggiungere il secondo posto, e conquistò la vetta o le top ten delle chart in molti altri paesi. Ad oggi “Let go”, a cui ha fatto seguito nel 2004 l’oscurità di “Under my skin” e in totale altre sei prove sulla lunga distanza, rimane l’album più venduto di Avril Lavigne finora, con 6,9 milioni di copie vendute negli Stati Uniti e oltre 16 milioni in tutto il mondo.

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