Moda marinara: l'eredità dello stile nautico nelle tendenze 2022

2022-07-29 20:47:15 By : Mr. Ronny Liao

Storia ed evoluzione dello stile balneare-chic che non smetterà mai di affascinarci

“Accenti nautici? Per l’estate? Avanguardia pura”, avrebbe commentato Miranda Priestly, eppure il fascino eterno esercitato sulla moda mare da fantasie a righe, bottoni dorati e simbologia proveniente dal mondo marinaresco non accenna a svanire. Colletti alla marinara, righe bianche e blu, tanto Navy e ornamenti raffiguranti ancore, corde e altri elementi nautici sono le declinazioni più classiche, ma c’è anche chi gioca con gli archetipi e propone nuove interpretazioni: pensiamo a Prada con le sue tute corte e leggere animate da stampe che ritraggono sirene, piovre e barracuda in uno stile ispirato ai tatuaggi dei marinai, ai design che riprendono la forma dell’àncora presentati per la Primavera Estate 2022 da Rosie Assoulin o, ancora, all’invasione di borse a secchiello e accessori in paglia e rafia.

Come spesso accade per i trend dalle origini antiche, i primi a sperimentare con la moda marinara finendo per ispirare le masse furono membri di una famiglia reale: nel 1846, la regina Vittoria d’Inghilterra commissionò per il figlio di allora quattro anni Edoardo VII, principe del Galles ed erede al trono, un’uniforme da marinaio, perfetta replica di quella ufficiale utilizzata all’epoca. Ritratto in un celebre dipinto di Franz Xaver Winterhalter, il futuro re indossò questa mise sullo yatch reale affascinando non soltanto ufficiali e marinai radunatisi sul ponte per vederlo, ma tutta l’élite britannica che fu presa da una vera e propria mania e iniziò presto a incorporare richiami alla moda nautica nei propri look.

Se colletto alla marinara e pantaloni dal taglio ampio sono merito degli inglesi, dobbiamo invece ringraziare i francesi per il capo forse più iconico di tutto il guardaroba d’ispirazione nautica: originariamente indossata dai pescatori della Bretagna, la chemise breton o marinière, ovvero la classica maglia a righe, fu introdotta nel guardaroba della marina francese a partire dal 1858. Il pattern dai colori a contrasto non solo migliorava la visibilità in caso di uomo a mare, ma, con le sue 21 strisce rendeva anche omaggio alle (21) vittorie incassate da Napoleone contro l’Inghilterra. Nel 1917 Coco Chanel riprese il capo per farne un vero e proprio marchio di fabbrica dello stile francese e oggetto di culto destinato ad ammaliare volti noti del cinema come Audrey Hepburn, Brigitte Bardot e James Dean.

Dal workwear maschile la marinère si trasforma in un capo essenziale dell’abbigliamento casual e al contempo sofisticato, da indossare con i jeans o con pantaloni morbidi stretti in vita. Non solo, la stilista continua a giocare con lo stile marinaresco, introducendo nel corso degli anni richiami sempre nuovi: le righe passano dalle maglie in cotone alle camicie abbottonate che fanno subito balneare-chic, cappelli come quelli indossati dalla marina aggiungono un tocco finale ironico e sfizioso a look intrisi di femminilità, le gonne a ruota animate da accenti nautici quali righe e bottoni in stile uniforme reinventano la divisa in chiave glamour. Perfino i celebri tailleur in tweed nascondono richiami marinari nei dettagli a righe e nella palette cromatica fatta di contrasti bianco/blu o bianco/nero.

Nel frattempo, nel 1927 Elsa Schiaparelli porta l’illusione ottica nota come trompe-l'oeil nella moda con un maglione lavorato che mima proprio l’effetto di un colletto alla marinara con tanto di fiocco e nel 1935 propone look estivi ispirati all’abbigliamento da barca. In generale, negli anni Trenta la moda marinara travolge Hollywood: Ginger Rogers e Betty Grable in film come Follow the Fleet (1936) e Give Me a Sailor (1938) contribuiscono a creare un nuovo immaginario per i look da spiaggia. Poi i riferimenti al mondo nautico si fanno sempre più sofisticati e sottili. A volte basta giusto una palette cromatica sui toni del bianco, rosso e blu.

Non passa molto perché lo stile nautico conquisti anche le passerelle: Yves Saint Laurent nel 1962 introduce per la prima volta il peacoat, un soprabito dal taglio dritto tipicamente indossato dai marinai, in una collezione di alta moda, Vivienne Westwood nel 1981 debutta con una collezione a tema piratesco un mix di richiami nautici e attitude punk, Chanel porta avanti la tradizione instaurata da Gabrielle giocando con cromie e accessori – come le borse-salvagente della Cruise 2019 –, mentre Jean Paul Gaultier incorpora le righe marinare nelle sue sfilate dalla collezione “Boy Toy” del 1984 alla Primavera Estate 2020 con Gigi Hadid in top Breton e cappello da marinaio.

Oggi a far da eco a Edward VII abbiamo un altro infante della famiglia reale inglese, il principe Louis, sempre di quattro anni, vestito in tenuta marinara per il Giubileo di Platino della regina Elisabetta II: un vero e proprio ritorno alle origini. Le sfilate Cruise hanno sancito poi il ritorno delle righe in stile Breton, mentre per la Primavera Estate 2022 i richiami al mondo marino si fanno più giocosi. Rosie Assoulin rilegge il tema in chiave divertita e ricercata, con riferimenti anni Cinquanta: un abito con top a forma di àncora e gonna plissé enfatizzata da onde astratte, mentre le righe Breton vengono soppiantate da tute morbide e maxi gilet in gessato su base Navy, da abbinare a gonne midi, pantaloni ampi e camicie bianche dai volumi importanti per un po’ di contrasto. Torna alla ribalta anche Vivienne Westwood, che immagina una versione punk e al tempo stesso molto chic dello stile marinaro, con collana di perle, maxi cappello, giochi di layer e tagli minimal – il tutto assolutamente monocolore –.

Loverboy by Charles Jeffrey punta tutto su colletti alla marinara dalle proporzioni esagerate, perfetti per sposare l’estetica Weird Girl in stile Harajuku tanto quanto le atmosfere sognanti in stile cottagecore. I colli maxi sono da sempre un elemento essenziale anche nelle collezioni di Miu Miu. House of Aama riporta invece in auge il look marinaro più classico, con bandane annodate intorno al collo, completi formati da shorts e camicia o crop top e gonna percorsi da righe bianche e rosse, stampe marine ultra sature e pantaloni ampi.

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