PALAZZUOLO SUL SENIO – Come ogni domenica, a turno, un sacerdote mugellano propone una riflessione tratta dal Vangelo della Messa domenicale. Oggi è la volta di don Alessandro Marsili, parroco di Palazzuolo sul Senio. 

Carissimi, nel brano di Vangelo di questa XV Domenica del Tempo Ordinario, Gesù viene messo alla prova da un dottore della legge, il quale chiede a Gesù: “ Cosa devo fare per ereditare la vita eterna? “ In altre parole gli chiede : “Cosa devo fare per andare in Paradiso?”. Gesù risponde così: “Cosa c’è scritto nella Legge? Cosa leggi?”.

Questa risposta è bellissima, Gesù semplicemente rimanda il dottore della Legge a leggere con attenzione la Legge di Dio; e così, “l’esperto della Legge cita la Legge: Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il prossimo tuo come te stesso”.

Gesù gli dice : “Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai” . Ma il Dottore della Legge chiede a Gesù: “Chi è il mio prossimo?”. E Gesù risponde così: “Un uomo cadde nelle mani dei briganti, i quali lo derubarono, lo percossero a sangue lasciandolo mezzo morto per la strada. Un sacerdote che camminava lo vide e passò oltre; anche un levita passò di lì ma tirò a diritto senza fermarsi; poi passò un samaritano , il quale, appena vide quel poveretto conciato male, si fermò, gli fasciò le ferite versandovi olio e vino, poi, lo portò all’albergo sul suo cavallo e si prese cura di lui pagandogli vitto e alloggio”. Gesù disse al dottore della Legge : “Va’ e anche tu fa’ così”. Queste parole Gesù le dice ad ognuno di noi: “Vuoi entrare in Paradiso? Ama concretamente chi è nel bisogno”.

Carissimi, quante volte abbiamo vissuto la nostra fede in modo ipocrita come il sacerdote ed il levita citati da Gesù, che sicuramente stavano tornando dal Tempio dopo “aver fatto tutte le preghiere” e “adempiuto a tutti i doveri religiosi” , ma, giunti davanti a “Cristo Crocifisso”, non si fermano neppure un istante, vanno avanti.

Oppure quante volte ci  “sentiamo a posto” citando la Scrittura con belle e sante Parole di Dio, come ha fatto il dottore della Legge!

Gesù ci chiede di essere come il “Buon Samaritano” il quale, anche se “religiosamente parlando non era in regola” , ha vissuto con tutto il cuore la fede in Dio… Sì carissimi, perché la nostra fede cristiana non è “Religione” è vita! La nostra fede non è semplicemente adempiere precetti, regole e norme religiose, la nostra fede è amare realmente Dio nel prossimo.

La nostra fede in Gesù esige un cuore pieno di amore, compassione, gratuità e misericordia verso ogni “fratello” che è nel bisogno.

Partecipare alla Messa , pregare , confessarsi, “non ci mette a posto” semplicemente ci dispone ad amare gli altri, ci apre gli occhi per vedere le ferite dei fratelli, ci dona un cuore buono per fasciare quelle ferite e prenderci cura di chi soffre…

Molto meglio amare “sporcandosi le mani col sangue del fratello ferito”, che essere impeccabili e immacolati esteriormente e pieni di marciume dentro!

Dio è Amore! Chi vive nell’Amore vive in Dio è Dio vive in lui… Buona vita a tutti!

Don Alessandro Marsili © Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 10 luglio 2022

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