Bahamas, ritrovato tesoro di un galeone spagnolo del Seicento - Tag43

2022-08-07 03:50:03 By : Ms. Carol Cui

Collane d’oro, smeraldi e ametiste. Dopo 350 anni, riemerge dai fondali delle Bahamas il tesoro di una nave spagnola affondata nel Seicento.

Affondò nel 1656 e oggi, dopo più di 350 anni, ha restituito inestimabili tesori. Un team di archeologi delle Bahamas e degli Stati Uniti ha rinvenuto parte del carico della Nuestra Señora de las Maravillas, galeone spagnolo di cui si persero le tracce nel XVII secolo. Sul fondo del mare giacevano utensili quotidiani e resti di cibo, ma soprattutto collane d’oro, smeraldi e ametiste. Il tutto sarà al centro di una mostra nel nuovo museo delle Bahamas, la cui apertura è prevista per l’8 agosto.

Il ritrovamento è opera di Allen Exploration, società che si occupa di ritrovamenti e archeologia subacquea fra Bahamas e Usa. Un team di esperti ha scandagliato l’area occidentale di Little Bahama Bank, a circa 70 chilometri a largo della costa. Qui ha trovato parte dell’inestimabile carico di Nuestra Señora de las Maravillas, galeone spagnolo di cui si persero le tracce nel XVII secolo. Come narrano le fonti, la nave faceva parte di una flotta che da L’Avana era diretta in Spagna con vari tesori delle Americhe, tra cui anche merce recuperata da un altro galeone naufragato in Ecuador. Intorno alla mezzanotte del 4 gennaio 1656, la nave affondò per un errore del capitano che la condusse in acque basse. Dopo aver colpito l’ammiraglia della flotta, si scontrò con una barriera corallina e finì a picco. Si salvarono solo 45 dei 650 passeggeri che furono uccisi dagli squali.

«Il relitto del galeone ha una triste storia», ha detto al Guardian Carl Allen, fondatore della compagnia che ha effettuato il ritrovamento. «Quando abbiamo portato a galla i gioielli ho avuto un nodo in gola». Sul fondo del mare delle Bahamas, gli archeologi hanno rinvenuto zavorre in pietra, utensili da cucina tra cui piatti e vasi cinesi e messicani e persino l’elsa di una spada. Assieme a un’incredibile quantità di gioielli. Spiccano una collana in filigrana d’oro con motivi a rosetta, probabilmente destinata ad aristocratici o reali, un ciondolo in oro recante la croce di Santiago e un bezoar indiano, pietra allora celebre per le sue qualità curative. Si pensa che si tratti di un reperto legato all’Ordine militare-religioso di Santiago, cavalieri che proteggevano i pellegrini lungo l’omonimo cammino. Gli archeologi hanno trovato anche 12 ametiste e smeraldi della Colombia attorno a una croce, simbolo degli apostoli di Cristo.

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«In molti pensavano che Nuestra Señora de las Maravillas fosse ormai in polvere», ha proseguito Allen. «Utilizzando la moderna tecnologia proveremo a capire come uragani e moto ondoso abbiano agito sullo scafo». La spedizione di Allen sarà poi fondamentale anche per capire lo stato di salute della barriera corallina nella zona soprattutto a seguito dell’inquinamento da plastica. «Il fondale è arido», ha tristemente rivelato l’esperto. «I colori che ricordavamo negli Anni 70 sono spariti per colpa di una forte acidificazione degli oceani». Intanto i reperti saranno protagonisti di una mostra nel Bahamas Maritime Museum che aprirà al pubblico il prossimo 8 agosto.

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