Le acque di Lago Forcatella: un Eden dove volano i gabbiani - La Gazzetta del Mezzogiorno

2022-08-26 20:52:18 By : Mr. Colin Shen

L’acqua è senza dubbio il bene più prezioso dell'umanità e del suo valore ce ne siamo accorti durante questa estate quando la carenza idrica, soprattutto al Nord, è divenuta vera e propria emergenza. Una situazione che ha spiazzato le regioni padane le quali, improvvisamente, si sono ritrovate a corto di quella risorsa così abbondante e diffusa: l’acqua, appunto.

Così anche nelle regioni settentrionali si è cominciato a parlare di come poter affrontare nel migliore dei modi una situazione destinata, ahinoi, a perdurare a causa dei cambiamenti climatici.

Paradossalmente il Meridione e la Puglia, nello specifico da sempre regione siticulosa, con la carenza idrica ci ha sempre convissuto tanto da sviluppare ingegnosi accorgimenti affinché neppure una goccia del prezioso liquido andasse perduta.

Da sempre al Sud l'acqua piovana è stata accumulata in cisterne, pozzi e vasche per essere utilizzata alla bisogna; non a caso è pugliese l'acquedotto più lungo del mondo che trasporta in viaggio l’acqua dalle fonti del Sele e del Calore in Campania fino a Santa Maria di Leuca.

Per dissetare le regioni come la nostra sono state realizzate dighe lungo i corsi d’acqua di Basilicata e Molise. Eppure tutto ciò non sempre è sufficiente a soddisfare le richieste idriche per uso civile, industriale, agricolo e zootecnico. È proprio nel momento del bisogno che si cercano soluzioni alternative: si battono altre strade per cercare di approvvigionarsi sempre più di quell’essenziale liquido vitale. Da anni, per esempio, è consuetudine recuperare per scopi irrigui l’acqua riveniente dagli impianti di depurazione fognaria che non finisce più in mare o dispersa nelle falde, ma che viene riutilizzata in agricoltura.

A Fasano il depuratore di contrada Forcatella è un impianto pilota in tal senso, una scommessa e una sperimentazione il cui successo sta divenendo prassi per tutti gli impianti di questo genere. In sostanza qui l'acqua di fogna, una volta trattata ritorna pulita e utile a sostenere le colture agricole, divenendo finanche una ricchezza ambientale e sostenibilie per il micro-sistema.

La storia di questo impianto iniziò negli anni novanta del secolo scorso quando un finanziamento regionale ed europeo consentì di trasformare un comune impianto di depurazione dei reflui cittadini in una risorsa indispensabile per l'agricoltura. L'acqua una volta liberata da tutto ciò che si aggiunge in fognatura torna nella sua essenza originaria: e allora perché non riutilizzarla?

Questa idea, allora geniale, si concretizzò nella realizzazione di un impianto sperimentale e allo stesso tempo rivoluzionario.

Nell'entroterra della strada provinciale 90 che collega Savelletri a Torre Canne sorge un impianto di depurazione nel quale sono convogliati gli scarichi fognari del territorio cittadino. Qui le acque vengono trattate nelle classiche vasche di decantazione e purificazione dove vengono liberate dalla sostanza organica e da ogni altro inquinante.

In seguito vengono separati i fanghi residui e così si ottiene un'acqua che viene riutilizzata per irrigare i campi. Nel tempo l'impianto ha proseguito l'attività di sperimentazione ed è oggi considerato uno dei migliori impianti d'Europa. Nel 2016, grazie ad ulteriori finanziamenti e ampliamenti, si è giunti alla realizzazione di un bacino artificiale di accumulo delle acque depurate da usare a scopi irrigui.

È nato così il Lago Forcatella, un bacino di 50.000 m² che contiene 50 milioni di litri di acqua, esteso su due ettari, che alimenta una rete irrigua di circa 200 km senza disperdere acqua depurata in mare. Il sistema inoltre consente di utilizzare le eventuali eccedenze per alimentare la falda e proteggerla dall’intrusione dell'acqua salata marina.

Lago Forcatella è divenuto anche un ambiente ecologico interessante: qui vi sostano sovente i gabbiani e non è raro incontrare garzette, germani ed altri uccelli acquatici. Si tratta di una vera e propria oasi naturalistica che l’avifauna utilizza per trovare ristoro ed alimentarsi. Il bacino idrico è alimentato dalle acque provenienti dai reattori, i meccanismi di affinamento dell’ultimo stadio dell'acqua si mimetizzano in una costruzione in stile masseria rurale, molto più consona all’ambiente agreste che circonda il luogo.

Infine nello specchio acqueo vi sono due isolette collegate alla terraferma da pontili e intorno al lago sono stati realizzati sentieri, piste ciclabili, punti di osservazione e di sosta che hanno reso un impianto industriale in una perla naturalistica per l’ecosistema locale, rappresentando un valore aggiunto ed un’ulteriore attrazione per il territorio fasanese.

Questo impianto rappresenta anche un ponte verso il futuro, in quanto il «modello Forcatella» può essere esportato e replicato in tutti gli impianti di depurazione presenti sui nostri territori, che sempre strizzano l'occhio ad una più attenta salvaguardia dell'ambiente.

Si tratta di un complesso nel quale scienza, tecnologia, ecologia ed ambiente s’incontrano in un percorso realmente circolare ed ecosostenibile, attento alle necessità dei tempi correnti nei quali l’acqua è sempre più al centro dell’attenzione. Un bene raro e pertanto inestimabile per noi tutti.

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