La costellazione dell’Aquila e perché noi siamo figli delle stelle - Corriere TV

2022-07-15 18:48:33 By : Mr. Jin Hua Lei

Siamo fatti di polvere di stelle. E metà di quella «polvere» proviene da stelle lontane , fuori dalla nostra galassia . Essere fatti di polvere di stelle ci dice che siamo cittadini di un Universo di cui siamo composti. In queste sere sarebbe bello concedersi di guardare il cielo , possibilmente in un luogo lontano dalle luci della città e vedere in tutta la sua maestosità la costellazione dell’Aquila , la regina del cielo. L’Aquila può raggiungere le vette più alte, è simbolo di potere e di regalità, i Greci la associarono a Zeus , a cui era consacrata, e infatti Zeus tradizionalmente rappresentato seduto in un trono con uno scettro nella mano sinistra su cui era appoggiata un’aquila, come per assumerne la potenza. E spesso ne assumeva anche la forma per mostrarsi agli uomini. Come quando il dio si trasformò in un’Aquila per rapire Ganimede e portarlo con sé per sempre sull’Olimpo. Oppure come quando Zeus usò proprio un’aquila per infliggere l’eterno supplizio a Prometeo . La regina del cielo custodisce una meraviglia può essere vista da entrambi gli emisferi. Immaginiamo dunque che in questa serata siamo tutti affratellati da questa visione, tutti possiamo godere della presenza nel nostro cielo di una delle stelle più brillante della costellazione dell’Aquila, Altair, Aquila volante, la stella più bella e più luminosa della costellazione dell’Aquila al vertice meridionale del “Triangolo Estivo” (Aquila, Lyra, Cigno). Ma soprattutto immaginiamo che l’Aquila, imperiale e imperiosa, per un istante non rappresenti gli amori e le lotte di Zeus ma apra le sue immense ali per accoglierci tutti, nel nord e nel sud del mondo. Siamo cittadini di un Universo di cui siamo composti . Il ferro nel nostro sangue è nel nucleo della Terra, il carbonio e l’azoto nel Dna. Margherita è un nome che porta bene all’astrofisica. Forse perché in greco vuol dire perla . E in effetti Margherita Huck e Margaret Burbidge sono due perle. Scomparse la prima nel 2013 a 91 anni e la seconda nel 2020 a 100 anni. La nostra Margherita è stata la prima donna italiana a dirigere l’osservatorio Astronomico di Trieste ; Lady Stardust ( così chiamavano l’altro fiore dell’astronomia) è stata la prima donna a guidare l’osservatorio reale di Greenwich . Entrambe, innamorate sin da bambine del cielo stellato hanno contribuito a svelarci che la maggior parte degli elementi chimici che compongono ciò che esiste sono stati creati nel corso di reazioni termonucleari all’interno delle stelle. Come avrebbero potuto sapere in quel momento che avrebbero dedicato la sua vita a leggerle, e a condividere con noi la loro bellezza. Perché in certe notti stellate lo sentiamo sin nel nostro dna che le stelle sono dentro di noi: siamo figli delle stelle. Alle stelle sono appesi i nostri desideri… Non accontentiamoci di guardare a terra.

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