I molluschi: un oceano di forme e colori

2021-12-27 02:18:30 By : Ms. Coco Gao

Nudibranchi arancioni e screziati e solcati strisciano graziosamente sugli scogli. le loro gonne ondeggiano come le vesti delle ballerine spagnole – John Steinbeck, Cannery Row 1945

Eleganti, dalle forme più disparate, capaci di trasformazioni incredibili, intelligentissimi. I molluschi sono un gruppo di organismi che annovera alcune delle più sorprendenti specie del regno animale, per forma, capacità, intelligenza e colori. Il loro nome (dal latino molluscus, soffice) deriva dalla loro caratteristica più evidente, quella di avere un corpo molle, spesso ma non sempre protetto da una dura conchiglia. Sono uno dei più antichi e diversificati gruppi di invertebrati marini, secondi solo all'affollatissimo gruppo degli artropodi (insetti, aracnidi, crostacei) e uno dei primi ad aver conquistato le terre emerse 300 milioni di anni fa.

Il phylum comprende più di 85mila specie attualmente descritte e circa 60mila fossili, tuttavia molte specie di regioni poco studiate come gli abissi, le zone polari e gli habitat tropicali non hanno ancora ricevuto né un nome né una descrizione: si stima che solo la metà dei molluschi viventi sia attualmente nota. Tutti noi conosciamo chiocciole, lumache, cozze, polpi e calamari, appartenenti alle tre classi principali dei gasteropodi, bivalvi e cefalopodi, anche solo per la loro importanza alimentare. Pensate che la pesca annuale di calamari supera i due milioni di tonnellate annue!

Sebbene una seppia e una vongola possano sembrare diversissime, tutti i molluschi hanno una struttura corporea molto simile. Il corpo molle a simmetria bilaterale è ricoperto da un tessuto epidermico e muscoloso chiamato mantello, il quale contiene la massa viscerale e che  può secernere il duro scheletro calcareo formante la conchiglia (interna come l'osso delle seppie, o esterna) o delle piastre che proteggono l'animale. Esternamente vi è una zona detta capo-piede comprendente bocca, gli organi di senso e le strutture locomotorie come tentacoli e ventose. Posteriormente è presente una cavità detta cavità del mantello contenente le branchie, e l'ano.

Il sistema nervoso dei molluschi è detto sistema nervoso gangliare. Essi hanno solitamente due paia di fasci nervosi principali, cioè i cordoni viscerali che innervano gli organi interni ed i cordoni pedali che servono il piede, collegati a una serie di gangli cerebrali (degli ammassi di neuroni) appaiati. La maggior parte delle coppie di gangli corrispondenti su entrambi i lati del corpo sono collegate da fasci di nervi relativamente grandi, formando una sorta di "scala a pioli". I gangli sopra l'intestino sono disposti ad anello nella zona anteriore e formano il cervello, composto dal ganglio cerebrale, dal pleurico e dal pedale, con infine una coppia di gangli boccali anteriori. Anche i molluschi acefali (cioè i bivalvi) hanno questo anello ma è meno evidente e meno importante.

L'apice nello sviluppo neuronale nei molluschi ed in tutti gli invertebrati è rappresentato senza ombra di dubbio dagli intelligentissimi cefalopodi. Il loro sistema nervoso è infatti il più complesso degli invertebrati, con un elevato rapporto cervello-massa corporea paragonabile a quello dei vertebrati. Il cervello è protetto da un cranio cartilagineo. Le fibre nervose che decorrono lungo il mantello dei cefalopodi hanno la caratteristica di essere particolarmente larghe in diametro e sono state perciò ampiamente utilizzate per molti anni come materiale sperimentale in neurofisiologia (assoni giganti dei calamari).

La chiastoneuria è una condizione anatomica presente in molti gasteropodi in cui i cordoni nervosi, insieme ad altri organi interni come intestino, apparato circolatorio, branchie e nefridi, si "attorcigliano" spostandosi dalla sinistra alla parte destra dell'animale, facendo spazio alla cavità del mantello contenete ano e branchia, ora in posizione anteriore. Sebbene questa condizione sia apparentemente svantaggiosa (pensate se aveste voi la parte terminale dell'intestino sopra la testa!), vi sono alcuni vantaggi, come la possibilità di poter ritrarre il capo all'interno della conchiglia per difendersi dai predatori, o una migliore respirazione nelle specie terrestri.

Le varie specie di molluschi presentano diversi organi di senso in base allo stile di vita adottato dagli animali. I bivalvi ad esempio, rimanendo attaccate agli scogli o al fondale si affidano principalmente a recettori chimici per riconoscere particolari molecole presenti nell'acqua che filtrano.

Gli organi sensoriali dei gasteropodi includono organi olfattivi, occhi, statocisti e meccanocettori, mentre mancano totalmente di capacità uditive. Le lumache di terra hanno occhi poco sviluppati, alla base o all'apice delle antenne.

Nautilus, seppie, calamari e polpi, data la loro vita attiva, presentano organi di senso molto sviluppati come un sistema visivo avanzato (sebbene non distinguano i colori), delle statocisti per sentire la gravità ed una varietà di organi chemiosensori. Grazie a dei recettori chemiotattili presenti sui bracci, possono "assaggiare" le prede stringendole tra i tentacoli. Il loro occhio presenta una struttura complessa, simile a quella dei vertebrati, possedendo una pupilla, un iride, una lente (simile al cristallino) che ha la funzione di mettere a fuoco gli oggetti e una retina. È sorprendente ritrovare strutture complesse così simili in gruppi di animali tanto diversi.

Data la loro grande diversità, non stupisce ritrovare nelle varie specie praticamente tutti i tipi di alimentazione. I bivalvi come vongole, cozze e ostriche sono generalmente filtratori, nutrendosi del materiale organico in sospensione nell'acqua tramite il flusso che passa sopra le branchie. Ciò le porta però anche ad assorbire possibili sostanze nocive presenti in mare: non a caso è sconsigliatissimo mangiare cozze di dubbia provenienza!

I gasteropodi possono essere sia erbivori che carnivori. La loro bocca è dotata di un organo raschiante detto radula, con cui possono strappare il materiale organico che trovano sul fondale (o sul terreno). Alcune specie tropicali del genere Conus sono predatrici dotate di un veleno mortale.

I cefalopodi sono generalmente carnivori e sono dotati di un becco acuminato molto simile a quello dei pappagalli. La preda è catturata tramite i numerosi tentacoli, portata alla bocca e presa a morsi. Possono secernere una miscela di succhi digestivi tossici prodotti dalle ghiandole salivari per predigerire le prede. Anche in questo gruppo è spesso presente una radula.

I molluschi sono un gruppo antichissimo originatosi all'inizio del Paleozoico. I più antichi fossili di gasteropodi, bivalvi e cefalopodi ben conservati risalgono a circa 500 milioni di anni fa, ma la morfologia e la nascita del "mollusco ancestrale", l'antenato comune delle varie classi così diversificate, rimangono avvolte nel mistero. Attualmente si ritiene, da analisi molecolari, che i molluschi siano strettamente imparentati con gli anellidi.

La conquista delle terre emerse da parte dei gasteropodi è avvenuta 300 milioni di anni fa in un periodo chiamato Carbonifero, ma tutte le specie terrestri sono rimaste relegate ad ambienti umidi.

Ecco una lista di alcune specie di mollusco di particolare interesse.

Il polpo comune (Octopus vulgaris) è un animale incredibile, che di comune ha solo il nome. È capace di apprendere compiti tramite l'osservazione degli altri e per associazione, è in grado di aprire barattoli ed ha capacità mimetiche sorprendenti assumendo varie forme e cambiando il colore della pelle. Sono stati testimoniati casi di polpi tenuti in cattività capaci di sgusciare fuori dai loro acquari per nutrirsi di crostacei presenti nel laboratorio e tornare alla propria postazione. Secondo studi recenti, i polpi provano dolore psicologico allo stesso modo dei mammiferi. Sono inoltre dei genitori amorevoli, che accudiscono le proprie uova con dedizione fino alla schiusa. Chi di voi non si è ancora commosso guardando il documentario premio oscar "My octopus teacher"?!

Talvolta le leggende nascondono un fondo di verità. Il kraken è un mostro marino presente nella mitologia norrena dalle fattezze di una piovra gigantesca che per secoli ha terrorizzato capitani e marinai. L'esistenza di cefalopodi di grandi dimensioni è stata tuttavia confermata da ritrovamenti di lunghissimi tentacoli all'interno dello stomaco dei capodogli e, negli anni duemila anche da testimonianze video: i calamari giganti (genere Architeuthis) e i calamari colossali (Mesonychoteuthis hamiltoni) sono veri abitanti degli abissi che possono raggiungere i 18 metri di lunghezza!

La passata esistenza di cefalopodi con conchiglia chiamati ammoniti era nota da secoli ai cercatori di fossili. I paleontologi del XIX secolo ritenevano questi organismi totalmente estinti milioni di anni fa. Sorprendentemente nel 1829 la caratteristica ancestrale per i cefalopodi di possedere una conchiglia esterna fu riscontrata in una nuova specie chiamata Nautilus, da allora considerato un esempio di "fossile vivente".

Molte specie di ostriche sono considerate una prelibatezza, da consumare crude o cotte, mentre altre (genere Pinctada) vengono sfruttate nella raccolta delle preziosissime perle. Queste strutture si formano per concrezione di strati concentrici di madreperla da parte del mantello attorno ad impurità che possono incastrarsi nelle valve di questi animali. La perla ideale è perfettamente rotonda e liscia, ma possono verificarsi molte altre forme, note come perle barocche.

Mytilus galloprovincialis è uno dei bivalvi commestibili maggiormente utilizzati nella nostra cucina. I mitili vengono chiamati cozze, muscoli, moscioli, peoci e pedoli nei vari dialetti della nostra penisola, rimarcando ancora una volta la nostra forte tradizione culinaria.

Consumare i datteri di mare (Lithophaga lithophaga) è invece assolutamente vietato ai sensi di legge, in quanto l'estrazione dell'animale dalle pareti rocciose che abita prevede la distruzione delle scogliere con metodi estremamente invasivi e la conseguente alterazione delle comunità marine.

Le cozze non sono solo di piccole dimensioni. Pinna nobilis è il più grande bivalve del Mediterraneo, con una conchiglia che può raggiungere un metro di lunghezza! La struttura che ancora l'animale al fondale, chiamata bisso, era tradizionalmente utilizzata per produrre un tessuto chiamato seta di mare. Dato il suo lento ciclo riproduttivo, è una specie molto rara, attualmente protetta dalla legge.

Non tutti i bivalvi vivono fissi alle rocce del fondale o insabbiati. Alcune specie come i pettini di mare (genere Pecten) gironzolano per gli Oceani, vicini al fondale, tramite una locomozione molto singolare: hanno un movimento propulsorio dato dallo scatto improvviso delle valve. Alcuni di voi avranno sicuramente riconosciuto la conchiglia simbolo del Cammino di Santiago, Pecten jacobaeus.

Toccare animali durante le immersioni non è mai una scelta saggia, specialmente nei mari tropicali. Conus è un genere di gasteropodi carnivori diffuso in tutto il Mondo, dalle conchiglie piuttosto appariscenti. La maggior parte delle specie possiede una proboscide con cui può essere iniettato un veleno nelle prede. Alcune lumache di questo gruppo  (Conus geographus, C. textile, C. omaria, C. tulipa, C. magus, C. striatus) hanno veleni così potenti da poter uccidere un uomo per arresto cardiaco.