Pedina, spintona e deruba un anziano, arrestato. «Ero ubriaco, non ricordo niente» | L'Arena

2022-07-29 20:46:34 By : Ms. Cherry Fan

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Ha seguito un anziano in farmacia, guardandolo insistentemente, attratto dalla collana d'oro che l'ottantatreenne portava al collo. Ha aspettato che uscisse e, una volta fuori, lo ha strattonato alle spalle, obbligandolo a sedersi sul sedile dell'auto, fino a ottenere il suo scopo: strappargli di dosso la catenina, con annesso crocefisso, del valore di circa 2.500 euro. Protagonista dell'episodio Andrea Sirchia, trentaquattrenne di Colognola ai Colli, arrestato venerdì nel tardo pomeriggio dai carabinieri con l'accusa di rapina impropria.

Tutto ha avuto inizio davanti a una farmacia di Lavagno. Quando l'anziano è entrato nel negozio, il trentaquattrenne lo ha seguito all'interno, lo ha osservato e ha atteso che l'ottantatreenne pagasse i medicinali e uscisse. A quel punto è uscito a sua volta e, secondo le prime ricostruzioni, ha iniziato a strattonare l'anziano da dietro, mentre quest'ultimo cercava di raggiungere la propria auto. Sirchia ha continuato a spintonarlo e, arrivati alla macchina, lo ha costretto a sedersi sul sedile anteriore, impedendogli però di chiudere la portiera. “Sono Andrea, non mi riconosci?”, gli avrebbe anche detto per cercare di tranquillizzarlo.

Vani i tentativi di divincolarsi dell'anziano: il trentaquattrenne è riuscito a strappargli la collana di dosso e a scappare via, fuggendo a piedi in direzione San Martino Buon Albergo. Tutta la scena, però, è stata notata da un quarantacinquenne, che era fermo in strada sul suo furgone, in attesa del semaforo verde. L'uomo ha cercato di seguire il rapinatore, mentre nel frattempo sul posto sono arrivati i carabinieri, che a loro volta si sono messi sulle tracce del trentaquattrenne.

L'inseguimento è durato un po'. Sirchia prima si è nascosto tra le vie della zona industriale di Vago, poi si è diretto verso Caldiero. Ed è proprio lì che i militari lo hanno trovato nascosto sotto il porticato di un negozio di compro oro, ormai chiuso. Al collo, una catena d'oro: il trentaquattrenne si è giustificato dicendo che era un regalo della madre. Quando però l'uomo è stato portato in caserma, è stato riconosciuto come autore della rapina e quindi arrestato. Ieri Sirchia è comparso davanti al giudice Pasquale Laganà per la direttissima: il trentaquattrenne, difeso dall'avvocato Giovanni Chincarini, ha detto di non ricordare nulla del pomeriggio precedente, a causa del troppo alcol bevuto. L'arresto è stato convalidato: l'uomo dovrà rimanere ora agli arresti domiciliari.

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