Arcana, 50 anni nella direzione informata e contraria

2021-11-18 03:18:11 By : Mr. Alex Huang

Per l'anniversario della storica casa editrice romana abbiamo selezionato dieci libri che spaziano dagli anni Settanta di Bob Dylan all'hip hop di oggi, per un tour nel mondo musicale che ha cambiato la storia della cultura pop

Era il 1971. Vai e ricordati in che mese, in che stagione, non parliamo del giorno. D'altronde restano i protagonisti, il ricordo non sempre. E comunque è il compleanno di Arcana, da qui non ci scappiamo. Cinquant'anni di libri, provocazioni, antagonismo, cultura e controcultura. Di musica, tanta musica.

La storia parte da Roma, in via di San Giacomo, una traversa di via del Corso. Pieno centro storico, a due passi dalla sede del Partito Socialista Italiano. È lì che nasce la libreria Arcana, fondata da Raimondo Biffi con l'imprimatur di Fernanda Pivano e Gianni Emilio Simonetti. Le specialità della casa sono lo yoga, la macrobiotica, le discipline orientali, la cultura alternativa. Lo sguardo è rivolto a sinistra che rifiuta a tutti i costi l'ortodossia comunista e il dogmatismo. Non una libreria qualunque, anche perché, fin da subito, si fa strada l'idea di affiancare alla vendita dei libri una casa editrice. Che inizia con quattro volumi, tra cui l'incendiario Ma il mio amore non muore, origini, documenti, strategia di cultura alternativa e underground in Italia, a cura del già citato Gianni Emilio Simonetti, primo direttore editoriale di Arcana.

Un libro che non pochi classificheranno sovversivo (ci sono anche le istruzioni per fare la bottiglia molotov, per dire...): la Procura di Roma minaccia rinvii e processo e arresti per istigazione a delinquere, Biffi primo pubblicherà il libro nella Francia più tollerante, poi lo distribuirà con religioso silenzio anche nel Belpaese. 

E la musica? Si fa strada lentamente, per gradi, fino a posizionarsi nel ruolo definitivo di focus. Arcana ha pubblicato di tutto, dagli Alunni del Sole a Miles Davis, da Frank Zappa a Luigi Tenco, dal soul al kraut-rock. Ricostruire il suo primo mezzo secolo di vita editoriale attraverso una playlist di dieci libri sembra un'impresa disperata, e in effetti lo è. Ma perché non provarci?

(Grazie ad Angelo Bernacchia, Marco Paolucci e Gianluca Testani).

Arcana inizia a pubblicare libri di musica nel 1972. L'inizio è affidato alla biografia di Bob Dylan, la prima uscita in Italia, firmata dal giornalista e scrittore americano Anthony Scaduto. Il volume è il risultato di diverse interviste a chi conosceva da vicino Mr. Zimmerman, tra cui Joan Baez, l'ex fidanzata Suze Rotolo (la ragazza immortalata sulla copertina dell'album The Freewheelin' di Bob Dylan), Dave Van Ronk e Phil Ochs. E Dylan, da quanto riportato nell'introduzione, approva: "Il tuo libro non mi ha fatto male, anzi devo dire che mi ha fatto piacere leggerlo, perché non è una di quelle stronzate da riviste". Parola di premio Nobel. 

È il 1973 e il ventunenne Riccardo Bertoncelli è già una personalità di spicco nel microcosmo dell'alternative rock locale. Dopo le esperienze delle fanzine lisergiche Freak e Tampax, ecco il primo di una lunga serie di libri: Pop Story, una suite per consumismo, follia e contraddizioni. Un sottotitolo visionario per un saggio che abbraccia (più o meno) tutta la musica giovane di quegli anni, dai "bellissimi e cari Beatles di I Want to Hold your Hand" ad un Robert Wyatt "fuori di testa nelle anarchiche spirali di Talpa abbinata". C'è anche un capitolo dedicato al pop (all'epoca non si usava ancora il termine prog) tricolore, che però non esce benissimo: si salva solo Alan Sorrenti, un giovane che crescerà bene. Almeno fino a un certo punto. Nel 1985 Bertoncelli diventerà direttore editoriale di Arcana, incarico che manterrà fino al 1995.    

Un'istituzione Arcana, una storia iniziata con la prima edizione curata da Riccardo Bertoncelli e suddivisa in quattro volumi, uno per decennio, dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta. Successivamente l'enciclopedia passa nelle mani di Ezio Guaitamacchi, che si occupa degli anni '90, poi, grazie ad un progetto di Gianluca Testani e Mauro Eufrosini, l'opera viene condensata in un unico volume. L'ultima edizione, pubblicata nel novembre 2018, curata da Mattia Marzi, contiene oltre 1.600 schede biografiche di musicisti, cantanti, band, produttori, case discografiche che hanno contribuito a scrivere la storia del rock, più di 20.000 album citati. 

La biografia dei Led Zeppelin dello scrittore americano Stephen Davis, tradotta da Guido Chiesa, oltre ad analizzare gli album e la musica della band britannica, si inerpica lungo i sentieri più oscuri che hanno caratterizzato la carriera artistica di Robert Plant e compagni, dal accuse di satanismo (Jimmy Page era un ammiratore del "mago" Aleister Crowley), alle trasgressioni alle tragedie, come la morte del batterista John Bonham. Il martello degli dei è di gran lunga il libro più venduto di Arcana nel suo mezzo secolo di storia. Il conteggio di quante copie sono finite sugli scaffali dei lettori italiani è andato perso, ma siamo nell'ordine di poche decine di migliaia.

La strabiliante epopea dei Sex Pistols e del punk raccontata dalla penna di Jon Savage, nume tutelare del giornalismo musicale, non solo britannico. Una storia, quella di Johnny Rotten e soci, vivace e ricca di episodi al limite della leggenda: l'autore è bravo a non perdersi tra i tanti aneddoti e a farli propri, rendendoli particolarmente interessanti e divertenti. Nel corso degli anni, Savage ha condotto cinquantotto (!) Interviste con i Sex Pistols, il libro contiene la loro trascrizione completa. A conferma che si tratta di un lavoro impressionante.    

Nel 1997 accadono cose senza precedenti. Un esempio su tutti: i CSI e i loro Tabula Rasa Electrified balzano in vetta alle classifiche di vendita. Traduzione: l'indie rock italiano non è più un affare per pochi intimi. Grazie anche alla spinta di editori come Arcana, che ha sempre segnato da vicino la scena indipendente della nostra casa. A dimostrarlo c'è la collana Frammenti Rock: volumi tascabili (14x12,50 cm.) a un prezzo accessibile (8.000 lire) con racconti, discografie, interviste, rassegne stampa e testimonianze sulla band o sul musicista di turno. Del CSI si occupa il compianto Giancarlo Susanna, con un breve ma esaustivo excursus sul cammino di Giolindo e compagni. 

Cesare G. Romana conosceva bene Fabrizio De Andrè: con lui aveva passato notti insonni parlando, fumando, ascoltando musica, scherzando. Fu tra i primi ad intervistarlo, all'epoca in cui lavorava per l'Ansa, da lì nacque un'intesa immediata e indistruttibile. Romana aveva già stampato, sempre per Arcana, Amico Fragile, l'unica biografia autorizzata dallo stesso Faber, Enormi preghiere affronta un intimo De Andrè, per certi versi inedito come alcuni testi apparsi tra le pagine del libro. Per non parlare degli aneddoti e delle testimonianze. Marinella, ad esempio, era una prostituta di origine slava di cui si innamorò il cantautore genovese, e poi Tenco, Villaggio, i calici di Malvasia trangugiati in qualche bordello della città vecchia. Insomma, De Andrè.    

Cos'è e qual è stato il movimento hip hop italiano? La risposta si trova nelle pagine di questo libro, scritto da qualcuno che capisce certe cose. Damir Ivic, storica firma di Mucchio Selvaggio e Soundwall, si immerge nella cultura rap tricolore, passando la parola ai protagonisti, prendendo a pugni i luoghi comuni, partendo dagli esordi difficili (e carbonari) per poi analizzarne i successi, i fallimenti e i dissing. Il volume è uscito nell'ormai lontano 2010: visto che la nostra scena hip hop è cambiata (e neanche di poco...), sarebbe interessante se questa ragionata storia avesse un seguito. 

L'amore e il circo rock'n'roll. Storie mai banali, scoppiettanti, difficili, folli, romantiche, a volte tragiche. Da Elvis Presley a Kurt Cobain, passando per Joan Baez (per un certo periodo amante di un certo Steve Jobs...) e Lou Reed. Sessantanove racconti che prendono spunto dall'omonimo programma che Laura Gramuglia ha condotto da Radio Capital, reinterpretati, "tradotti" e messi in prosa con una scrittura frizzante e vivace. E partendo da un principio sacrosanto: l'amore vince sempre sull'invidia e sull'odio. 

Arcana continua a rimanere in stretto contatto con quanto sta accadendo nelle terre dello stivale. La serie Cantautori del 2000 punta dritta nella direzione della nuova (o quasi nuova, in alcuni casi) generazione di fenomeni al centro dell'attuale scena indipendente e non. Willie Peyote, all'anagrafe Guglielmo Bruno, è tra i più genuini rappresentanti del gruppo cantautorale più recente, il più ibrido e il meno legato alla tradizione. Il punk delle origini, il rap che si interseca con i riferimenti cantautorali raccontati dalla brillante penna di Luca Roncoroni, nel suo secondo libro per Arcana, dopo Hip Pop, metamorfosi e successo di beat e rime.  

--- L'articolo Arcana, 50 anni in una direzione informata e contraria di Giuseppe Catani è apparso su Rockit.it il 29-10-2021 10:43:00